Campania, Lombardia e Sicilia sono le regioni con più investimenti programmati; 200 sono i cantieri già avviati e 130 quelli pronti per passare alla realizzazione. Transizione ecologica, inclusione sociale e innovazione. Sono questi alcuni degli obiettivi che l’Italia punta a raggiungere entro il 2026 attraverso gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In questo ambito, un ruolo primario è rivestito proprio dalla filiera delle Costruzioni, che ricopre un ruolo centrale nei progetti di sviluppo e di ammodernamento del Paese, a cui sono state destinate, secondo gli ultimi dati Ance, il 49% (108 miliardi) delle risorse complessive previste (222 miliardi).
L’89% di questi fondi (96 miliardi) sono già “territorializzati”, ovvero sono già stati assegnati ai vari territori nei quali le risorse europee produrranno occasioni per il mercato, e di questi, il Mezzogiorno potrà beneficiare, secondo le stime Ance, di 41,4 miliardi (42%).
Un approfondimento dei temi legati al PNRR con particolare riguardo per il Centro-Sud Italia sarà al centro del nutrito programma di convegni e seminari previsto al SED dall’11 al 13 Maggio prossimi. Molti degli eventi, realizzati in collaborazione con gli Ordini professionali i ingegneri, architetti, geometri e periti vedranno inoltre il rilacio di CFP.Un approfondimento che vedrà coinvolti anche enti patrocinatori del SED come ANCE Campania, Federcostruzioni o associazioni come AIST (Associazione Italiana Software Tecnico), IBIMI – buildinSmart, ISI (Ingegneria Sismica Italiana), Assosicurezza ed AssoBIM.