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Le misure per il contenimento dei consumi di gas naturale

Settembre 28, 2022

Il Governo, attraverso il Ministero della Transizione Ecologica, rende noti gli impegni di decarbonizzazione per il 2030, che assumono in questa fase un’ulteriore rilevanza ai fini strategici dell’aumento della indipendenza energetica.

Come è noto, il conflitto tra Russia e Ucraina, tenuto conto dell’importante ruolo svolto dal gas russo nella copertura del fabbisogno nazionale di gas naturale (circa il 40% nel 2021, con 29 miliardi di Smc su 76 miliardi di Smc di gas consumati), ha posto la necessità di adottare misure d’urgenza per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali.

Come si legge dal documento pubblicato il 6 settembre, tali misure, adottate immediatamente a ridosso dello scoppio del conflitto, sono state volte prioritariamente a:

  1. assicurare un elevato grado di riempimento degli stoccaggi per l’inverno 2022- 2023, considerate la rilevante funzione dello stoccaggio nella copertura dei fabbisogni nazionali di gas nel corso dell’inverno e le ripercussioni in caso di anticipata interruzione di flussi dalla Russia in termini di mancato o insufficiente riempimento;
  2. diversificare rapidamente la provenienza del gas importato, massimizzando l’utilizzo delle infrastrutture disponibili e aumentando contestualmente la capacità nazionale di rigassificazione di GNL.

L’insieme delle misure di diversificazione illustrate nel piano consentirà nel medio termine (a partire dalla seconda metà del 2024) di ridimensionare drasticamente la dipendenza dal gas russo e comunque di ridurre l’uso del gas in generale.

L’avvio del Piano nazionale di contenimento dei consumi per il prossimo inverno presenta i seguenti vantaggi:

  • riduce la pressione sugli stoccaggi, consentendo di valorizzare al meglio durante la fase invernale i volumi di gas immessi dagli operatori economici, nonché tramite risorse pubbliche da SNAM e dal GSE;
  • consente di mantenere più a lungo, riducendo la velocità di erogazione del gas in stoccaggio, le portate massime erogabili in caso di punte di freddo invernale;
  • origina un effetto, seppur limitato, di ridurre i prezzi al consumo, aiutando il bilancio domanda/offerta giornaliera;
  • introduce un consumo più consapevole dell’energia, da perseguire in ottica di decarbonizzazione.
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