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Edilizia & Sud

Edifici scolastici: i meno sicuri al Sud. Una svolta con il PNRR?

Ottobre 27, 2021

Grazie al XXI rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente sulla qualità degli edifici scolastici e dei servizi, colpisce che bne il 56% degli edifici scolastici del Sud necessita interventi urgenti. Ci sarà una svolta con il PNRR?

La scuola – ha dichiarato Claudia Cappelletti, responsabile nazionale scuola Legambiente– è al centro della transizione ecologica nella doppia e interconnessa veste di principale leva educativa e culturale del Paese che deve interpretare le sfide di cambiamento alle quali educare le nuove generazioni e nello stesso tempo beneficiaria di risorse e opportunità, per essere messa nelle condizioni di essere capace di assolvere a questo ruolo. La qualità diffusa dell’edilizia scolastica e l’accesso per tutti e in tutti i territori ai servizi connessi alla scuola, è una parte dirimente del ripristino di queste condizioni. Investire fortemente nella sostenibilità ambientale, riteniamo, possa tenere assieme queste due velocità della transizione ecologica”.

L’indagine ha analizzato lo stato di salute di 7.037 edifici scolastici presenti in 98 capoluoghi di provincia, frequentati da oltre 1,4 milioni di studenti. Numeri che, se si pensa al potenziale rischio, sono oggi preoccupanti.

Il quadro che emerge denuncia un prevedibile ed evidente divario tra gli edifici scolastici del Sud e quelli del Centro Nord, poiché “troppe ancora le emergenze strutturali e le disuguaglianze”. Nel 2020 i comuni del Centro Nord mediamente dichiarano di avere necessità di interventi urgenti in poco più del 36% di scuole, contro quelli del Sud e delle Isole che li richiedono per quasi il 56% degli edifici che, come se non bastasse, si trovano in area sismica 1 e 2 nel 74% dei casi. Sono ben 17 miliardi di euro del PNRR previsti per la scuola, di cui 5 miliardi in arrivo entro novembre. Sarà il momento della svolta?

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